Il viaggio infinito
Non ho mai avuto voglia di maternità fino a quando non ho visto quello che sarebbe diventato poi mio marito giocare con un bimbo. Ecco in quell’istante desideravo tra le braccia un bimbo coi suoi ricci. Iniziamo a provarci ancora prima di sposarci ma capiamo fin da subito che la strada sarebbe stata in salita. Ci sposiamo nel 2015 e dopo qualche mese mi hanno operato per un mioma con taglio cesareo e ci dicono di aspettare almeno 1 anno prima di riprovare; nel frattempo il medico che ci seguiva ci tiene ad informarci che la figlia aveva una clinica privata dove effettuava fecondazioni assistite. Mi riprendo dall’intervento e dopo 1 anno cambiamo medico e dopo vari tentativi approdiamo nello studio di un medico che ci parla di esami che fino a quel momento non avevamo mai sentito. Isteroscopia, esami genetici, isterosalpingografia, esami all endometrio…non trovano nulla tranne una infezione curata con una tecnica dolorosa e debilitante. Dopo il quadro clinico completo inizio le stimolazioni con rapporti mirati e l unica cosa che cresce dentro di me è un polipo asportato in laparoscopia. Decidiamo per la fivet, appuntamento al centro rimandato perché nel frattempo si scatena una pandemia mondiale. Settembre 2020 inizio stimolazione ( bombardamento ) che produce 15 follicoli ma solo 4 fecondati… ma niente trasfert perché un altro polipo cresce dentro di me. Cura ormonale e si riassorbe… nel frattempo il mio medico prende il covid e resta 2 mesi fermo…inizio la preparazione per il trasfert ma a una settimana dall’impianto devo stoppare tutto per l ennesimo polipo che asporterò in laparoscopia. Sono passati 7 anni, anni di delusioni, lacrime, sconforto, domande scomode e irrispettose, anni di dolore infinito e vuoto assoluto, anni di test bianchi, attese disilluse, esami dolorosi, torture di aghi che non finiscono piu. 7 anni di ” perché proprio a noi”; “amore fermiamoci non ne posso più di vederti torturare” ” forse è meglio che molliamo” ma no non abbiamo mai mollato…il sogno di avere un bimbo con quei ricci è ancora là…forse rimarrà solo un sogno o forse il sogno sarà stringerlo finalmente tra le braccia.
Gli ostacoli sono sempre tanti, nuovi, inaspettati e con dei nomi mai sentiti prima!
Siamo davvero sottoposte a ogni genere di esame, terapia, cura… ed è solo la speranza di avere tra le braccia il nostro sogno che ci spinge a non mollare!
Solo chi ci è passato, può comprendere il dolore e il peso che ci portiamo dentro… noi e i nostri mariti che ci stanno a fianco!
Hai ragione! Solo chi fa la tua stessa strada può capire ciò che provi: il vuoto, la rabbia, l’ineguatezza, il senso di colpa per provare invidia verso qualunque pancia…e tanto altro ancora
Conosco il tuo dolore, la frustrazione che nasce dopo ogni tentativo fallito, quelle domande scomode che non vorresti sentire e tutta la rabbia che può derivare al pensiero “perché proprio a noi”. Ma la strada è questa condividere la nostra storia senza mollare, accogliere ogni tentativo come un passo verso la realizzazione di un sogno. Continua a lottare.
Conosco il tuo dolore, la frustrazione che nasce dopo ogni tentativo fallito, quelle domande scomode che non vorresti sentire e tutta la rabbia che può derivare al pensiero che sia capitato proprio a noi. Ma la strada è questa condividere la nostra storia senza mollare, accogliere ogni tentativo come un passo verso la realizzazione di un sogno. Continua a lottare.