Mi capita spesso di pensare, immaginare e sognare il mio pancione,un pancione da accarezzare, come fan tutte le donne che mi stanno intorno, quella mano che fa su e giù, che i miei occhi non smettono di osservare, la gola si stringe, gli occhi iniaziano ad arrossarsi, finchè non mi giro asciugo le lacrime e continuo a sorridere, anche se dentro di me vorrei urlare , digrignare i denti, mordermi un braccio piuttosto che dare a vedere la mia sofferenza.
Ho contato i mesi …e in 5 anni sono davvero tanti, li conto anche adesso , ma all’inverso, conto il tempo che mi rimane per essere ancora mamma! Ho 30 anni mi dico, ne avevo 24 quando per la prima volta ho desiderato un figlio, posso ancora farcela!
Attorno a me, amiche, anche di 50 anni, 40, 38, 32, 36, 44 e non sono numeri da giocare per rischiare la fortuna, sono gli anni che hanno le mie amiche che ce l’hanno fatta! Per non contare tutte le altre, che appena sposate dopo un mese mostravano fiere il loro test…
E io lì, a dirmi “vabbé sto mese tocca a me”! E invece nessun mese, nessun giorno, nessun anno mi ha portato il mio bambino.
Mi sono ritrovata tante di quelle volte con le gambe aperte su un lettino, che potrei benissimo andare in una spiaggia per nudisti, senza provare il minimo imbarazzo!
Mi hanno rivoltata come un calzino, sottratto denaro , speranze , sogni! Mi hanno bombardato di ormoni, di canule, di anestesie , di antibiotici , di integratori, ad ogni sacrificio vedevo la strada sempre meno pervia! Ma invano!
Provo odio, rabbia, rancore, dolore, e si …anche invidia! Mi sento un mostro quando guardo quei pancioni ostentati, quelle finte nausee, quei piedi gonfi e quei vestitini che mi mostrano, senza chiedersi se è giusto farlo, senza dirsi “magari ci soffre meglio non farlo”
E soffro si, tanto, enormemente! Mi danno quasi fastidio, ma puntualmente circa ogni 4mesi, rivivo l’immagine di me e mio marito nelle sale d’aspetto di un ospedale, ad attendere l’ennesimo pargolo dei nostri tantissimi amici, a star li, con quel fascio di fiori in mano e desiderando di sparire!
Sono stanca di girare nei vari negozi per bambini, in cerca di gonnelline, cappellini, pigiamini e ciucci, sono stanca di dover scoltare il solito “è una questione di testa, non pensarci vedrai che quando non lo aspetti più arriva “non è un autobus porcazozza, non è un interruttore che spengo quando voglio, come fai a non pensare di volere un figlio dall’uomo che ami? Comeeeee?
” sei andata da questo specialista? La.mia amica dopo che c’è stata è rimasta incinta” ! Certo perchè non ho girato mezza Italia, non ho visto i migliori sul campo, non ho speso denaro solo per farmi dire ” bè la situazione non è così grave” no, non sembra grave, ma intanto non sono mamma!
Ma cosa ne volete sapere, voi che programmate anche il mese per il parto, e ci azzeccate pure! Voi che “adesso non lo.voglio, magari il.prossimo autunno” e tac arriva come una castagna che cade dal riccio!
Sono amareggiata, sconfortata, triste! Dovrebbe essere la cosa più naturale al mondo, e invece nulla!
Inseminazioni di ogni tipo, tutte fallite, senza un apparente grave causa!
E allora forse andró contro corrente, me ne starò qui a piangere ad ogni crampo del ciclo, ad ogni giorno di ritardo, ad ogni test negativo, ad ogni pancione che vedrò, ero una donna forte, positiva, invece adesso non ho più certezze, sono debole, sono una donna a metà!
Sono quella donna, che mentre fa l’amore si tocca il grembo pregando Dio di farcela, sono quella donna che sta su con le gambe mentre abbraccia il suo uomo, sono quella donna che ancora non smette di crederci, quella donna che disegna volti nel cielo e pensa ai nomi da dare al suo piccolo, sono quella donna che ripete “se un giorno sarò madre farò questo o quello” nonostante i negativi, nonostante tutto il rancore che nutro dentro, per amiche che mi.hanno allontanata evitata additata, perchè non sono mamma, per quelle amiche che nascondono i loro figli sotto un velo per non farmeli vedere, perchè sono invidiosa, e potrei nuocere ai piccoli, odio per tutte quelle volte che ho dovuto ingoiare rospi e mantenere i rapporti per forza di causa, un giorno e spero presto, attenderó anche io che il mondo mi dia ciò a cui ho diritto, avere un figlio non è avere una medaglia sul podio, non è un dono per pochi eletti, avere un figlio è un diritto…un mio diritto!
E allora aspetteró, non finiró mai di aspettare, ci penserò con ogni cellula della mia mente, tenteró ancora un milione di volte , perchè “piccolo o piccola mia , io sono qua , fate presto, le mie braccia non aspettano altro che stringervi e amarvi”!