Lettere ai miei bimbi futuri

Quasi 40 anni e tanti sogni

Fino a pochi anni fa pensavo che non avrei mai trovato l’amore, quello vero con cui fare veri progetti. Ero riluttante a mettere radici, non sapevo quale fosse il mio posto nel mondo.
Poi, a 35 anni suonati, tutto è cambiato. Innamorata di un amico di vecchia data esco dal periodo della pandemia sposata e alla ricerca di un figlio, convinta che non sarebbe mai diventata una fissazione e consapevole di quell’intervento subito a 25 anni che poteva compromettere la mia fertilità.
Scopro di avere un solo ovaio funzionante, divento assillante, piango giorno e notte mentre tutti attorno a me sembrano concepire con facilità..
Per sopportare il periodo passo ore a scrivere interminabili lettere ai miei bimbi, quelli che non so neanche se esisteranno mai.
Così affrontiamo la PMA, un primo transfer fallisce e mi convinco che saranno tutti sforzi vani.
Invece, il giorno di san Valentino 2023 faccio un test al 7dp5t e non riesco neanche a credere che sia davvero positivo.
E infatti non ci credo, fino alla 25ma settimana mi sembra solo un sogno.

Ieri ho letto alla mia piccola Giulia la prima delle lettere indirizzate a lei, la più grande sorpresa della mia vita.

Non so se potrò mai darle un fratello o una sorella ma so che oggi il mio cuore è pieno di felicità e che per la seconda volta la vita mi ha mostrato che succedono cose meravigliose anche quando io non ci credo.

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