Il lockdown ha interrotto la procreazione assistita ma la mamma è riuscita a mettere al mondo il suo bimbo

Davide è uno dei primi nati del 2021, pesa appena un chilo e 600 grammi ed è il simbolo di speranza per due neogenitori che, dopo dieci anni di matrimonio, lo hanno desiderato più di qualsiasi altra cosa. Senza arrendersi davanti alle difficoltà.
“La particolarità della storia è che la donna ha avuto difficoltà, soprattutto per l’età, a rimanere incinta. Per cui avrebbe voluto far ricorso a metodiche di procreazione assistita, in particolare al Fivet. Ma purtroppo, nel periodo del lockdown non le è stato possibile. Poi la fortuna ha voluto che avesse una gravidanza spontanea. Lo definisco un successo, per la neo mamma ma anche per tutti i medici che l’hanno accompagnata in questo percorso”, ha concluso il medico.
La mamma di Davide infatti, che preferisce restare anonima, ha 43 anni e, dopo una lunga carriera come impiegata in un’azienda dell’hinterland barese, ha confessato di aver tentato svariate volte di coronare il suo sogno di maternità, ma senza riuscirci.

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