A chi sarà venuto in mente di fare di giugno il mese mondiale dell’infertilità? Proprio il mese dei papaveri, delle ciliegie e delle spighe di grano, quando la terra esplode di vita! Sembra la metafora di ciò che accade quando riceviamo la diagnosi. Mentre tutto, intorno a noi, sembra riprodursi, noi restiamo come un sassolino immobile tra fiori e farfalle. Se anche un’ape si posasse sopra di noi, non produrrebbe comunque alcun effetto, solo un po’ di solletico.
Come ci si sente? Cosa è accaduto quando ci hanno detto che soffriamo di “infertilità”? Hanno interrotto un sogno, distrutto un progetto? Ci hanno ferito, ci hanno fatto sentire incomplete o incapaci? Cosa è successo da quel momento?
Sono cambiati i nostri occhi, i nostri sentimenti, o è cambiato il mondo intorno a noi?
O, forse, giugno è il mese dell’infertilità perché ci mostra quante strade differenti può prendere la vita, è il cuore dell’anno, il giro di boa da cui tutto può prendere una nuova direzione.
Raccontateci il vostro giugno, la vostra diagnosi e le strade che avete deciso di percorrere da quel momento. Condividete le vostre emozioni con la community di Parole Fertili.