I miei non nove mesi.

Sono una pedagogista ed un insegnante di sostegno. Collaboro con diverse realtà del mio territorio. Ho sempre pensato che realizzarmi come donna fosse il prerequisito per diventare mamma. Tutto ciò che ho fatto, l’ho realizzato pensato alla “me genitore”.

I miei “non” nove mesi.

Nel luglio 2022 avevamo la certezza di concepire in un grattacielo di New York. Era l’ingenuità di una 29 enne e di un 32 anni appena sposati, dopo 7 anni e mezzo di fidanzamento. Ma “lui”, il nemico di ogni donna, puntualmente si presentava a distruggere questo sogno di genitorialità. Era (ed è) come se tutte le persone intorno a me avessero avuto il privilegio di diventare mamma e papà. E noi cosa avevamo fatto di male, di sbagliato per meritarci questo incolmabile e straziante vuoto?
Fatti i controlli, si scopre un oligospermia e un varicocele di III grado, operato a settembre 2023.

Attualmente, si continua a sperare nel “miracolo”, ma, al contempo, a valutare strade alternative.

E quando e se avverrà, sappiamo che questa gravidanza avrà tenuto conto non solo dei tempi biologici (9 mesi), ma anche e soprattutto dei tempi del cuore, della pazienza, dei timori e delle speranze.

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