I mille colori dell’arcobaleno

La mia “odissea ginecologica” inizia da giovanissima…a 20 anni mi viene asportato un ovaio a causa di un teratoma e mi dicono che ho l’utero setto/bicorne. Diventare mamma è sempre stato un mio sogno ma capii subito che per me non sarebbe stato facile. Inizio la pillola per tenere a riposo l’altro ovaio e quando a 24anni la sospendo per dare inizio alla ricerca vado in amenorrea per 6mesi, ingrasso, mi riempio di peli e senza ciclo non mi sento nemmeno più donna. Iniziamo subito le ricerche:ovaio policistico e insulino resistenza! inizio la metformina e vari integratori e finalmente mi torna il ciclo! A un anno di distanza dall’inizio della ricerca arriva il primo positivo!

Non ci sembrava vero,toccavamo il cielo con un dito ma tutto finisce per assenza di battito a 9 settimane e faccio il raschiamento. Dopo 2 mesi dal raschiamento sono incinta di nuovo,di nuovo la speranza si accende nei nostri cuori ma stavolta la doccia gelata arriva subito:gravidanza extrauterina nella mia unica tuba funzionante. Vengo ricoverata e prego tutti i medici di farmi il methotrexate per salvarmi la tuba. Cosi avviene ma mi dicono che seppur salva potrebbe essere danneggiata.

Passati i 6mesi che servono per smaltire il farmaco, decidiamo di fare tutti i controlli alla tuba rivolgendoci a un centro PMA,nel caso in cui la mia tuba non fosse stata piu buona per fare un’eventuale Fivet. Per fortuna la mia tuba è funzionante e decidiamo di ripartire ma il mio ovaio si blocca di nuovo e provo anche io l’emozione delle punturine sulla pancia per svegliare l’ovulazione.

La prima è stata davvero emozionante, me le ha fatte sempre il mio compagno e vedendolo montare le penne con tanto impegno e amore mi trasmetteva sicurezza e voglia di lottare. La prima stimolazione va male, al secondo mese sono incinta. Rivedo di nuovo la speranza negli occhi del mio compagno e cerco di essere positiva anche io.

Iniziano però i problemi,vengo ricoverata 3 volte per Delle forti emorragie per un distacco. Quando il distacco sembra riassorbito rompo le acque e a 18 settimane, il 2Aprile 2016, nasce addormentato il nostro angioletto Federico! È un dolore lacerante veder nascere il proprio figlio e sentire che non piange…vederlo piccolo e indifeso e sentirti responsabile di tutto quel dolore che ti circonda,quello del mio compagno e quello dei miei genitori. Tornare a casa un’altra volta con le braccia vuote è una sensazione che ti spacca il cuore in mille pezzi…ho lottato contro l’ignoranza del personale in ospedale per riavere il corpo di mio figlio e per fortuna ce l’ho fatta.

Non avendo infezioni la Prom è stata attribuita al mio utero setto/bicorne e il ginecologo mi parla di correzione,di riaggiustare un po’ l’utero tramite un’operazione. Io ero stanca,volevo mollare tutto,arrendermi…non ce l’avrei fatta ad affrontare altro,mi sentivo difettosa e incapace di donare la vita come tutte le donne. Nel mio grembo avevo cullato solo morte. Avrei anche accettato l’idea di non diventare mai mamma ma non mi sembrava giusto nei confronti del mio compagno mollare tutto,dopo quello che avevamo passato fino a quel momento.

Decido cosi di fare l’operazione a due mesi dal parto,anche perché mi avevano lasciato residui di placenta che per fortuna non si sono infettati. dopo l’operazione pero non ho voglia di ripartire con ecografie,monitoraggi,punture,pasticche ecc…voglio stoppare un po’ tutto dopo oltre 3anni e inizio un nuovo lavoro,ma dopo un mese inaspettatamente resto incinta,senza nessun “aiuto”. Non è stata una gravidanza semplice,con perditine varie e riposo assoluto per paura che il mio utero ci facesse qualche altro brutto scherzo…sono stati 9mesi di ansia e paura allo stato puro ma il 2 Settembre 2017 è nato Alessandro, il nostro arcobaleno. Finalmente la vita ha vinto, il nostro amore, la nostra forza e la nostra tenacia hanno vinto con la sua nascita. E’ nato il 2 proprio come il suo fratellino, la mia farfallina.

Io ai segni ci credo e so che Alessandro ora è qui tra le nostre braccia e a riempire le nostre vite da 10 mesi proprio perché ha un angelo e 2 stelline che lo proteggono. E’ stata dura,ho vissuto dei momenti davvero brutti,ho odiato il mondo e il mio corpo traditore ma con l’aiuto del mio compagno e della mia famiglia ho trovato la forza di non mollare,la forza per crederci ancora,la forza per resistere dopo le varie bastonate avute. Quando vi sentite stanche e sfinite sedetevi e prendetevi tutto il tempo necessario per ricaricare le forze ma poi alzatevi e ripartire. I nostri bambini sono li da qualche parte ad aspettare solo noi,basta cercare la strada giusta…qualunque essa sia! ❤

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