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La speranza non muore mai

Ciao a tutte quelle donne che come me stanno provando sulla loro pelle la costante e quotidiana aspirazione di voler diventare madre.

Io sto cercando il mio bambino da quasi sei anni; i primi tre sono stati sereni con mio marito, non ci eravamo rivolti a nessun centro di pma perchè il mio desiderio non era realmente esploso e quello di mia marito era praticamente assente.Poi succede, mi faccio promotrice di una ricerca più attiva, inizio ad esprimere chiaramente che il mio desiderio è qualcosa di più, molto di più, cresce in fretta e purtroppo non all’unisono e la coppia va in crisi.

Vi assicuro che ho fatto di tutto per accompagnare dolcemente mio marito in questo percorso doloroso , perchè di certo sono sicura che nessuna donna sceglierebbe, se potesse, di avere un figlio in vitro piuttosto che secondo natura , ma lui purtroppo non c’è mai stato in questa ricerca, sino all’epilogo più assurdo che mai avrei potuto immaginare, perchè lo ripeto, ho sempre cercato di non fargli mai pesare i rapporti mirati (lui tanto era talmente disinteressato alla ricerca), di non piangere e di cercare di fargli vedere una persona cmq sorridente .Ma lui , un bel giorno, ad un mese dalla nostra prima fivet (dopo un anno di lista d’attesa) mi lascia, accusandomi di averlo trascurato e di aver anteposto la ricerca di un figlio alla serenità e tranquillità della nostra vita di coppia (sposati felicemente da 12 anni, io 39 anni,lui 37).

Inutile dirvi quello che ho provato.

Ma poi lui torna, dopo aver sperimentato altre situazioni con donne separate con figli, mi dice che ha capito solo ora cosa vuol dire desiderare una famiglia, che ha capito di voler provare ad avere figli suoi e non a fare il compagno/padre surrogato dei figli di qualcun altro, e che l’unica donna con cui sogna adesso una famiglia, sono io.

Dopo otto mesi di separazione di fatto ed a qualche settimana dalla separazione legale, io vado in crisi profonda e decido di dargli una possibilità; i sentimenti per lui non sono mai cessati ma sicuramente la ferita è stata dolorosa.

Quello di cui pero’ mi sono resa conto è che fino a quando non faro’ tutti i tentativi che mi sentiro’ di fare per realizzare il sogno non sarò in grado di poter avviare quel processo di accettazione di una vita senza figli, necessario per proseguire nella propria vita senza l’angoscia del “ma ho fatto tutto quello potevo fare??”

Io non so come andrà a finire, non so se riuscirò mai a diventare madre, quello di cui sono certa però è che l’amore immenso per una vita che ancora deve nascere mi porta ad impegnarmi nuovamente per rimettere le cose a posto con mio marito, un uomo che soltanto ora mi parla del nome che vorrebbe dargli , un uomo che soltanto ora dice che è pronto a starmi accanto in questo percorso e ad asciugarmi le lacrime…purtroppo bisogna fare i conti con un dolore per la mancanza di un figlio che in una donna ha un peso ed una consistenza totalmente diversa da un uomo…per carità…non voglio dire che non esistano uomini che non desiderano fortemente avere dei figli …so che ci sono…ma io mi sono innamorata di un altro genere d’uomo…

mi sento di dare soltanto un consiglio a tutte noi donne ….sforzatevi di non trasformate l’amore per il sogno più bello in sentimenti negativi per quello che la sorte ci ha riservato…mio marito è sempre stato una persona stupenda ma non era pronto ad affrontare questo percorso ed io non ho colpe per desiderare qualcosa che è nella natura delle cose ….quindi cio’ che resta è la speranza che la vita ci regali vita e la speranza che, comunque vada, ci sia qualcuno che desideri tenerti per mano e non prechè lo deve fare ma perchè si sente di farlo.

Un in bocca al lupo a tutte quante

2 risposte

  1. Grazie Sissi, di aver condiviso la tua storia. Si vede che, nonostante la sofferenza, hai una grande forza e la voglia di guardare sempre avanti con ottimismo e speranza. Sei proprio come me! È dura, ma non dobbiamo mai perdere noi stesse. Spero di leggere una tua storia di vittoria presto!

  2. Grazie per le tue parole…io auguro non soltanto a me stessa ma anche a tutte quelle donne che come me si trovano a vivere questa situazione di vincere sulla tristezza e su quel senso di impotenza che ad un certo punto si avverte….siamo di nuovo in pista e quindi balliamo … .un caro saluto

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