“Avrei voluto che queste parole non mi toccassero mai.
Avrei voluto essere come tutte quelle donne che pensano e programmano le loro gravidanze con facilità.
Avrei voluto riconoscere subito l’Endometriosi per affrontare immediatamente il problema.
Avrei voluto che la felicità di quel giorno durasse per 9 mesi e oltre…
avrei voluto che quei forti dolori non fossero parte di quel desiderio mai realizzato.”
Perché quando finalmente realizzi di essere incinta, tutta l’attesa, la rabbia, le difficoltà e le ansie che hai provato negli ultimi anni svaniscono di colpo e in un attimo ti ritrovi con il tuo compagno di vita a fare progetti, a sorridere, a immaginare come sarà la vita con un frugolino tra le mura di casa…
Due giorni di gioia assoluta in cui non fai altro che pensare alla vita dentro di te…due giorni lunghissimi ma intensi che vorresti durassero per sempre…
Poi quelle perdite che non si placano, i controlli, gli esami e la visita…nessuna camera gestazionale in utero, ma… “forse è troppo presto, aspettiamo ancora qualche giorno”.
Il viso del ginecologo che ti ha sempre dato fiducia ad un certo punto sembra essere perplesso; lui che ogni volta cerca di trasmetterti quella forza e quella positività che forse tu, prima di tutti, hai abbandonato.
La felicità è durata pochi giorni e si è interrotta, di colpo, durante una notte piovosa in ospedale, insieme alla gravidanza.
Un ‘operazione d’urgenza per GEU che non ha lasciato nient’altro se non il vuoto dentro e naturalmente la paura che possa succedere di nuovo.
Ogni mese ti ritrovi a sperare e a cercare di captare ogni singolo segnale del tuo corpo per capire se sarà il mese “giusto”, ma poi immancabilmente ecco che arriva il ciclo e si ricomincia tutto daccapo…
“E’ successo una volta , succederà ancora!” dicono tutti…
ma dentro di te non sei più sicura di niente.
L’unica certezza che hai e che ti da forza è l’amore incondizionato verso l’uomo che hai al fianco e che ti accompagna giorno dopo giorno in questo percorso difficile. Ti accompagna, ti supporta e ti sopporta quando i tuoi ormoni sono ingestibili. Ovviamente anche lui è coinvolto, in modo diverso, ma soffre con te, ogni giorno, ogni singolo mese.
… ed ora eccomi qui, all’età di 35 anni, a cercare di vincere questa partita della vita…