«Le probabilità di concepimento potrebbero aumentare anche solo riducendo il 10% del proprio peso corporeo», dicono gli esperti dal Congresso della SIRU, la Società Italiana di Riproduzione Umana. Ecco altri consigli utili per aumentare le chances di diventare genitori
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La realizzazione del sogno di diventare mamma o papà potrebbe dipendere anche da cosa mettiamo a tavola. L’alimentazione, infatti, può avere un grandissimo impatto sulla fertilità delle donne e degli uomini. Questo è stato uno dei temi al centro del Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU), che si è svolto a Napoli.
Prima di addentrarci nell’argomento, facciamo prima un quadro generale della situazione: in Italia ogni anno circa 95 mila coppie ricorrono alla riproduzione assistita. Circa 90 mila sono i cicli di trattamento omologhi (in cui cioè si utilizzano le uova e il seme dei partner) e circa 7700 sono eterologhi (cioè in cui si utilizzano uova o spermatozoi o uova e spermatozoi di donatori) con grande prevalenza della donazione di uova. A questi cicli vanno aggiunti, con una stima presunta per approssimazione, circa 6/7 mila cicli che vengono eseguiti all’estero. Il numero totale dei cicli eseguiti è superiore al numero delle coppie perché alcune coppie in un anno si sottopongono a più cicli di trattamento (gli ultimi dati ufficiali disponibili sono del 2018).
Le cause più frequenti di infertilità? Quelle imputabili a una inadeguatezza del seme o all’età avanzata della donna con riduzione quantitativa e qualitativa del proprio patrimonio di uova o ancora alle alterazioni ormonali, alle patologie che colpiscono le tube e infine alla cosiddetta infertilità inspiegata che incide tra le cause per circa il 25%.
Però, ecco che una delle possibili soluzioni potrebbero derivare dall’alimentazione: …
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