Sono ora aperti i centri di Procreazione medicalmente assistita (Pma), a differenza di quanto accaduto in primavera quando, per contenere la trasmissione del Covid-19, la disponibilità ai trattamenti era stata a lungo sospesa o limitata. Tempo perso difficile da recuperare: per le donne che desiderano accedere alle tecniche di Pma con il Servizio sanitario nazionale è fissato un limite di età che varia secondo le Regioni: per esempio, in Lombardia e nel Lazio 43 anni, nel Veneto 50 e in Campania 46.
«La sospensione ha fatto perdere tempo prezioso a molte coppie» spiega Filomena Gallo, avvocato e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni. «Per questo abbiamo chiesto alle Regioni che, a partire dalla riattivazione dei centri prorogassero di 12 mesi il limite di età previsto» .