Giornata Mondiale della Prematurità: anche le terapie intensive neonatali si confrontano con l’emergenza Covid

Il 17 novembre è la ‘Giornata Mondiale della Prematurità’, istituita per richiamare l’attenzione sul delicato tema. In Italia sono più di 30.000 i bambini nati ogni anno prematuri, ovvero prima della trentasettesima settimana, cioè prima del nono mese di gravidanza. Si tratta di bimbi ad alto rischio di complicazioni dopo la nascita, perché maggiormente vulnerabili rispetto ai nati a termine.
Anche in tempo di pandemia da Covid-19 in Italia molte sono le iniziative volte a sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sul problema delle nascite premature. Nella nostra città due porte si coloreranno di viola: Porta Romana e Porta alla Croce.

Nel corso degli ultimi decenni c’è stata un’evoluzione nella cura del bambino nato pretermine e insieme ai progressi della medicina si è assistito anche ad una sempre maggior attenzione per un trattamento che assicurasse benefici nella crescita e nell’equilibrio psicologico del bambino, oltre che assistenza alla sua famiglia.

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