Tutta colpa del cadmio. Il fumo di sigaretta riduce la fertilità maschile, e proprio per via dell’esposizione a questo metallo, interferisce con le tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). Questo perché il cadmio tende a depositarsi sulla membrana dello spermatozoo, alterandolo.
E’ quanto emerge da uno studio condotto dal gruppo di Carlo Foresta, direttore dell’Unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Università di Padova.
“Il fumo di sigaretta – ci spiega Foresta – rappresenta una fonte di metalli pesanti, in particolare il cadmio è tipico delle sigarette classiche. Abbiamo scoperto attraverso una microscopia elettronica a scansione (associata ad analisi di dispersione dei raggi X) come il tabagismo contribuirebbe allo sviluppo dell’infertilità maschile”.
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