fbpx

Il futuro dell’ovaio artificiale per conservare la fertilità senza rischi

L’approccio aiuterebbe le donne ad avere figli dopo la chemioterapia senza il pericolo di trasferire cellule maligne. Ci vorranno 5-10 anni perché l’opzione diventi realtà.

Avere un figlio dopo un tumore non è impossibile, molte donne sono riuscite a prevenire l’infertilità da chemioterapia con la raccolta di ovociti prima dei trattamenti chemioterapici e la loro crioconservazione o con l’utilizzo di farmaci che proteggono le ovaie durante i trattamenti. Ora si affaccia al mondo della medicina l’ipotesi di una nuova possibilità: la realizzazione di un ovaio artificiale messo a punto da un team di scienziati dell’Università di Copenaghen. I risultati degli studi sono stati presentati al congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre) in corso a Barcellona.

La nuova opzione

Sia chiaro, ci vorranno ancora molti anni perché l’ovaio artificiale possa diventare una realtà applicabile in medicina, ma è stato fatto un importante passo in avanti perché l’ovaio riprodotto in laboratorio è in grado di tenere gli ovuli in vita per diverse settimane aumentando la possibilità di avere un figlio anche dopo la chemioterapia o la radioterapia. L’opzione potrebbe essere utile anche per tutte le donne affette da sclerosi multipla e beta-talassemia, pazienti che normalmente si vedono costrette a seguire terapie aggressive per riavere la fertilità.

Continua a leggere

News simili

È una parola che raccoglie in sé tante emozioni e tante storie differenti. Siamo… Continua

Parole Fertili è tutto nuovo ed è già online. Il sito dedicato a chi… Continua

Ci sono donne che sperano di diventare madri, donne che provano a rimanere incinte… Continua

È una tecnica di cura antichissima, i primi esempi risalgono addirittura a duemila anni… Continua

Sono 3,88 milioni i bambini nati nei paesi dell’Unione Europea nel corso del 2022, in calo rispetto ai 4,09… Continua

Seleziona uno o più argomenti

Scegli la tua emozione