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Infertilità maschile: spermatozoi in picchiata. Attenti a questi fattori

In 40 anni, la concentrazione di spermatozoi si è più che dimezzata. Colpa dell’ambiente, dello stress e della vita che conduciamo. Ecco gli errori e i fattori critici da tenere ben presenti.

Che cosa sta succedendo alla fertilità maschile? Nel mondo occidentale, in meno di 40 anni, la concentrazione di spermatozoi si è più che dimezzata, precipitando da 99 milioni per ml a poco più di 47. E se è vero che l’Oms considera normale una concentrazione di almeno 15 milioni, la stessa organizzazione negli anni ’70 indicava un valore-soglia quasi triplo, di 40 milioni. In più, anche sul fronte qualitativo non è che le cose vadano meglio: secondo l’European society of Human reproduction and embryology solo il 30% degli uomini del Vecchio continente ha una qualità ottimale degli spermatozoi e un altro 25% raggiunge a stento la sufficienza. Insomma, parlando di difficoltà di concepimento, che in Italia riguarda secondo l’Istituto Superiore di Sanità 1 coppia su 5, una bella fetta di responsabilità ricade anche su di lui.

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