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Prima visita dall’andrologo: la prevenzione dei tumori e dell’infertilità inizia da adolescenti

Anche la salute sessuale e la fertilità dei maschi vanno protette fin dai primi mesi di vita. E poi, intorno ai 12/14 anni, prima dell’avvio dell’attività sessuale, è necessario un controllo dall’andrologo che valuti la funzionalità di tutto l’apparato genitale. Ecco cosa sapere

Anche la fertilità e la sessualità maschile hanno bisogno di protezione. La maggior parte dei maschi, ancora oggi, non sa chi sia l’andrologo e anzi ne ha timore. Nell’immaginario comune, infatti, ci si rivolge a questo specialista solo per problemi di impotenza o infertilità. Invece occorre sapere che alcune patologie, se non riconosciute e corrette precocemente, possono interferire sulla fertilità e sessualità del ragazzo. Per varie ragioni sociali, anche l’età della paternità si è spostata in avanti e il fattore tempo è fondamentale per evitare che disfunzioni o patologie semplici diventino irreversibili.

Prima visita dall’andrologo: perché farla

La prima visita dall’andrologo intorno ai 12/14 anni dovrebbe ormai essere un’abitudine consolidata. Invece no. Sono pochissimi i genitori di figli maschi che prendono appuntamento per un controllo, cosa che invece di solito avviene per le femmine. Un gender gap incomprensibile e datato, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, da superare al più presto per garantire uno sviluppo sessuale sano a tutti i maschi. Non tutti sanno, infatti, che piccole disfunzioni ai testicoli o al pene, se protratte nel tempo e trascurate, possono diventare un fattore di rischio oncologico e diminuire la fertilità. Ne abbiamo parlato con uno dei massimi esperti: Andrea Salonia, Professore Ordinario di Urologia, Università Vita-Salute San Raffaele e consigliere ufficio educazionale società internazionale urologia.

Proteggere la fertilità futura

I dati della letteratura scientifica indicano chiaramente che circa il 30-40% dei giovani maschi tra i 16 e i 18 anni ha una patologia andrologica. Tra le più frequenti ci sono il varicocele (una dilatazione delle vene del testicolo, di solito il sinistro), che riguarda il 15% della popolazione maschile, la fimosi (il restringimento del prepuzio), l’idrocele (la raccolta di liquido nel testicolo), l’ipospadia (apertura del meato uretrale esterno in sede anomala), il tumore del testicoloeiaculazione precoce (fino a un 30% dei ragazzi) e la disfunzione erettile. Ma ci sono altri segnali che vanno riconosciuti per tempo.

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