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IL SOGNO È NUOVAMENTE RIMANDATO

Queste sono due storie in una, due storie pre- Covid, collegate ad una terza storia, ancora tutta da scrivere, appena questa terribile emergenza sarà superata… Le riflessioni arrivano dritte dal cuore alle parole, divise in due atti, come in una meravigliosa opera teatrale o in uno splendido balletto di danza classica…

I ATTO, OTTOBRE 2019: ho pensato e riflettuto a lungo prima di scrivere questa storia… poi ne ho sentito fortemente l’esigenza. Mio marito è d’accordo con me, altrimenti non mi sarei mai permessa di scrivere queste considerazioni. È fondamentale in certe situazioni potersi confrontare con persone con un percorso simile!! Fa sentire meno soli e maggiormente capiti!! A noi è stato molto utile, oltre che affidarci ad un centro di eccellenza nel settore. PMA, per noi, oltre ad essere l’acronimo di “procreazione medicalmente assistita” è anche sinonimo di “progetto meraviglioso amorevole” e non rappresenta assolutamente un cammino di colpa, bensì di coraggio.
Scoprire di non riuscire ad avere un figlio naturalmente è devastante, soprattutto quando si gode di ottima salute  e non si sarebbe mai potuto immaginare. All’inizio ci si sente, ingiustamente, menomati e anche “difettosi” e, seppur con vissuti diversi, è una mazzata sia per un uomo che per una donna. Ci si sente dei “marziani”; in realtà, informandosi e andando alle varie visite, capisci di essere “in buona e numerosa compagnia”. Dopo il più che comprensibile smarrimento iniziale, bisogna riordinare le idee e cercare di agire sul piano logico e concreto, anche se la sfera emotiva vorrebbe avere il sopravvento. Bisogna documentarsi molto, seguire scrupolosamente le indicazioni e le dritte che gli specialisti ti danno, affidarsi a loro. Però, a monte di tutto, deve esserci una scelta condivisa appieno dalla coppia, non deve essere la scelta egoistica di uno dei due, subita dall’altro. La coppia è già una famiglia completa e, in quanto tale, deve essere rispettata. Io e mio marito, dopo mesi di lungo e faticoso percorso, siamo arrivati ad un passo dal realizzare il sogno di diventare genitori, ma purtroppo i due embrioni di ottima qualità, trasferiti nel mio utero tre giorni dopo il prelievo ovocitario non si sono annidati e non è quindi partita la gravidanza. Il senso di fallimento è schiacciante ma poi riacquisti pian piano serenità, sapendo che hai fatto tutto ciò che era possibile e nel migliore dei modi. Io e mio marito abbiamo deciso di fare un secondo tentativo e, dato che ce la sentiamo tutti e due, a Gennaio riproveremo, dando il giusto tempo al mio fisico di recuperare, sperando che vada tutto per il meglio!! E se diventeremo genitori, la nostra gioia sarà immensa. Ma se così non sarà, non ci accaniremo. Io mi sento già di essere stata mamma, quando avevo i miei embrioncini dentro di me, così come mio marito è stato papà in quelle due settimane. Anzi, ci siamo sentiti una super mamma e un super papà; ed ora non ci sentiamo di sicuro dei mancati genitori, bensì una bellissima famiglia che si ama e si rispetta, nella gioia e nel dolore.
II ATTO, Gennaio 2020: il nostro dolore è grande… Ieri io e mio marito abbiamo saputo che anche il secondo tentativo ICSI non è andato a buon fine. Mi avevano impiantato in terza giornata due embrioni di ottima qualità, mi han detto tutti i ginecologi dell’èquipe che ho un endometrio molto bello, favorente l’attecchimento, ho seguito scrupolosamente la cura post transfer, ho sopportato con il sorriso e la determinazione tutti gli effetti collaterali che ne conseguono; abbiamo sperato e pregato con tutte le nostre forze e il nostro ottimismo ma purtroppo non è bastato… Però stavolta, rispetto al primo tentativo, in fondo a questo tunnel buio che sembra senza uscita, dove ormai il chiarore manca da oltre due anni, per me e mio marito c’è un piccolissimo punto-luce, un embrioncino di “scorta”, crioconservato dalle biologhe una volta raggiunto lo stadio di blastocisti, anche lui di ottima qualità!! “Sweet Blasty”, così lo chiamiamo, così lo vezzeggiamo, anche se non può sentirci, anche se è grande più o meno come una capocchia di spillo, poche cellule. Ma in quel mini fagotto embrionale c’è tutto il nostro impegno, ci sono le nostre fatiche, i nostri sogni, la nostra forza, speranza e determinazione!! Perchè mentre le nostre mani tremavano nell’aprire il referto delle Beta, il cuore ha deciso di non essere preda dello sconforto ma linfa pulsante per il terzo tentativo!! Grazie a tutto il centro per il supporto!! Siete dei medici eccellenti e delle persone straordinarie!!
Attualmente il Coronavirus sta sconvolgendo le vite di tanti, ha sconvolto anche la nostra famiglia, ma noi non ci arrendiamo e pensiamo fiduciosi al futuro e alla nostra blastocisti che dorme tranquilla, ignara del marasma che ha attorno e protetta dal ghiaccio che, mai come adesso, è per noi sinonimo di calore e sicurezza!! La terza storia, o terzo atto, è solo rimandata di nuovo!!

 

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