Quando la terra è fertile dona frutti. Di ogni forma e colore. Piante, fiori e anche funghi magari. E arrivano le api e gli insetti e tutto si trasforma in colori e suoni.
Dopo 5 aborti spontanei e una idoneità all’adozione che rimane solo tale da troppo per sperare ancora io mi sento un campo vuoto e petroso.
Una gravidanza era naturale, le altre 4 di PMA e tre le ho portate al terzo mese, l’ultima oltre il terzo mese. Super medicalizzate, ma arrestate per anomalie cromosomiche. Lo so per certo perché i tre più grandini hanno avuto analisi del cariotipo. Una era eutoptica e l’altra non si sa, ma sicuro era un’anomalia cromosomica dalla conformazione del sacco vitellino. Ho imparato talmente tante cose in questi anni di ricerca. Sia sulla maternità biologica che quella adottiva. Sono preparatissima. Ma a che serve se non sono fertile? Non riesco a rassegnarmi al fatto che nel mio campo non cresceranno mai bambini. Magari sono fertilissima per far crescere altro e non è detto che non sia bello o utile al mondo, ma non riesco a rassegnarmi di non vedere quei fiori che stavano già per spuntare.