Scarsa cultura della prevenzione, pudori e tabù che arrivano dalla famiglia, risultato: diagnosi sui tumori dei testicoli e del pene che continuano con troppa frequenza a essere tardive.
“Stupisce come ancora oggi ci siano uomini che arrivano dall’oncologo con una patologia in fase avanzata. Purtroppo però i dati di alcuni anni fa non sono cambiati: otto uomini su dieci non si sottopongono neppure a una visita urologica nella loro vita. Così non è raro che la diagnosi di un tumore dei testicoli avvenga casualmente, quando la coppia si rivolge a un centro per problemi di infertilità”, racconta Roberto Salvioni, direttore di Chirurgia Urologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.