Dopo due mesi di lockdown i trattamenti di procreazione assistita (Pma) potranno finalmente riprendere, grazie al via libera del Centro nazionale trapianti e il Registro Pma dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma se da un lato la ripartenza è una buona notizia per tutte le coppie con problemi di fertilità che desiderano un figlio, dall’altro è di fondamentale importanza farlo in sicurezza. A sottolinearlo è la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) che, grazie al suo gruppo di interesse speciale (Giss) in Medicina della riproduzione, ha appena redatto un protocollo da seguire per riorganizzare le procedure di Pma durante la Fase 2 in modo tale da garantire la piena sicurezza sia dei pazienti sia degli operatori sanitari.
