E improvvisamente, mentre fai un fiocco con quello spago cercato online, su quella partecipazione della quale hai curato ogni minimo dettaglio, ogni millimetro, scoppi in lacrime… La gioia di un matrimonio, la felicità di sposare il tuo uomo, quello che non è arrivato sul cavallo bianco ma ti ha comunque preso per mano e fatto diventare una principessa, ecco… Questa incredibile emozione che, ogni tanto, deve lasciare spazio al pianto.
Perché non siamo una coppia come le altre, perché adesso che abbiamo annunciato il matrimonio tutti ci dicono: “E poi un bel bambino!”.
E dentro ti scoppia il cuore, quella sensazione di essere diversa, quell’ impotenza davanti ad un’ infertilità che non avresti mai voluto.
Speravo di festeggiare i 30 anni col pancione, poi di celebrare un matrimonio ed un battesimo nello stesso momento, poi almeno di arrivare all’ altare con un abito che risaltasse le forme della gravidanza.
Invece no, ho dovuto fare i conti con la realtà, scrivere su carta la mia storia ginecologica e rendermi conto che per tre anni avrei potuto restare incinta, ma non è mai accaduto. È arrivato il momento di contattare il centro Pma dove l’ endometriosi non è un tabù. Qui almeno non ti senti diversa, qui non mi dicono “La vita bisogna prenderla come viene”, come ti disse la tua amica tenendosi stretto il suo bambino di pochi mesi.
Il nostro cammino di coppia non è e non sarà sempre in salita, ma sicuramente anche nei momenti importanti e festosi questo figlio che non arriva, e forse non arriverà mai, ti scombussola i sentimenti, ti fa cambiare umore ad ogni tenero viso di bambino che ti passa davanti, ti fa sentire diverso su questa giostra della vita.
Le lacrime scendono, e ancora ne arriverannno. Per ora ho ancora tanta speranza e mi preparo ad affrontare il mio imminente matrimonio, con la consapevolezza che, comunque vada, l’amore vincerà sempre.