Camminare stanchi

Insegno, vivo in Trentino, sono appassionata di montagna, letteratura e viaggi.

La parola fertile del mese è cammino. Credo proprio che il nostro, di cammino, abbia subito un brusco arresto. Nonostante la calda estate e la vita che si accende ogni giorno. Lo chiamo nostro perché siamo in due a camminare su questa strada piena di ostacoli. Ci sono io, che sono una persona tendenzialmente attiva e creativa e il mio compagno, un tantino pigro ma molto paziente.
La scorsa primavera abbiamo terminato il secondo tentativo di FIVET e nonostante il mio entusiasmo nel vedere un ottimo livello di estradiolo, oltre al fallimento non abbiamo ottenuto nessuna blastocisti. Anche il secondo sogno è sfumato velocemente, più velocemente del primo. La nostra vita continua ma tra alti e bassi, senza un vero equilibrio. Appena si presenta l’occasione partiamo per un viaggetto rigenerante o ci concediamo una bella esperienza gastronomica. Oppure ancora facciamo degli acquisti casalinghi per la nostra bella dimora o anche solo per noi stessi. Ma sono sempre magre consolazioni.
Io sto perdendo la volontà di continuare questo duro percorso e lui non sa come aiutarmi se non assecondarmi in ogni riflessione che maturo. Sono consapevole che la PMA rimanga la mia unica chance per diventare madre, ma in questi tre anni (e non sono neppure tanti!) mi sono vista rivoltata come un calzino dai diversi medici incontrati, disintegrata da alcune domande o discorsi inopportuni, frantumata in mille pezzi quando ho visto il fantomatico 0 sulle analisi bhcg con un ciclo straziante a coronare l’esperienza. Per carità, ho anche scoperto una forza che non sapevo di avere e sono maturata tanto a livello interiore ma sono stanca di ricucire le ferite che mi ritrovo addosso senza un perché. L’infertilità è una condizione che semplicemente ti capita. Non c’è nulla che tu possa fare per evitarla, aggirarla o cancellarla. Puoi provare a curarla, ma non è detto che tu ci riesca. Non basta volerlo fare, magari!
Questo tipo di stanchezza (e chi si trova ad aver a che fare con la PMA si ritroverà molto in questa mia visione) che stiamo provando è invisibile e più che fisica è molto psicologica. Ci ho dedicato intensamente troppo tempo e sono arrivata al punto di non sapere più se sia giusto continuare e quindi proiettarsi con mente serena al terzo tentativo o, invece, se sia giunto il momento di arrendersi. Credo però che sia giusto coltivare l’esistenza con la pace interiore di aver fatto tutto il possibile e con il sorriso di aver preso la strada giusta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Storie simili

Ciao a tutte, è da più di un anno che cerchiamo un figlio. Purtroppo… Continua

La mattina dopo il giorno in cui ho scoperto di aver avuto un aborto… Continua

Ho sempre pensato che avere un figlio fosse una cosa estremamente naturale, come respirare…. Continua

7 vite mai nate, dal 2022…5 transfer tutti falliti. Endometriosi e adenomiosi lievi…L’ultimo tentativo… Continua

Seleziona uno o più argomenti

Scegli la tua emozione